domenica 29 gennaio 2017

6 modifiche hanno cambiato in peggio il sito web della Casa Bianca



I cambiamenti apportati al sito del governo WhiteHouse.gov sono forse l'aspetto più plateale della transizione presidenziale fra Barack Obama e Donald Trump.



Libera traduzione dell’articolo apparso il 23 gennaio 2017 su care2, care2.com/causes/6-ways-the-white-house-website-has-already-changed-for-the-worse.html


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Riportiamo di seguito alcune delle più significative  modifiche che gli Americani hanno finora osservato:

  • Cambiamento climatico
Con una decisione considerata forse la più allarmante, il team di Trump ha rimosso completamente dal sito della casa Bianca ogni singolo riferimento al cambiamento climatico. In un’epoca in cui la modifica del clima comporta una minaccia immediata e massiccia per l’intero pianeta, questa mossa deve certamente preoccupare.

Per contro, la nuova amministrazione ha aggiunto una pagina intitolata “Il Primo Piano Energetico Americano”. Il piano discute della rimozione dei “regolamenti oppressivi” che colpiscono l’industria petrolifera - olio e gas - e di rivitalizzare l’agonizzante industria del carbone, il tutto nello sforzo di fornire energia al paese nel modo tradizionale.

Quello che spaventa, è che il sito non fa nessun riferimento alle energie rinnovabili.

NdT - Ad inizio gennaio 2017, una direttiva cinese ha ordinato la chiusura nel paese di 103 centrali alimentate a carbone, con una capacità produttiva di 120 GigaWatt sostituita in parte da gas e rinnovabili. Dopo aver ricevuto da Xi Jinping a Davos una lezione di capitalismo moderno e di libero mercato, Trump e compagnia farebbero bene a seguirne l'esempio sulle politiche ambientali.

  • I diritti della comunità LGBT (Lesbiche Gay Bisex Transgender)
Dall’attuale sito della Casa Bianca sono spariti tutti i link e le indicazioni sulle politiche di cui la comunità LGBT aveva in precedenza beneficiato. Inizialmente la pagina dedicata a LGBT ospitava una pagina di “transizione”, che poteva essere un'indicazione che altre pagine sarebbero seguite, ma adesso l’indirizzo URL della pagina web è stato eliminato del tutto.

Se anche cercaste “LGBT” sulla pagina iniziale della Casa Bianca, otterreste un avviso di “nessun risultato per la voce cercata”. Questa novità è particolarmente preoccupante per la comunità gay, tenuto conto della storia personale del Vice Presidente Mike Pence di opposizione all’eguaglianza dei diritti degli LGBT.

  • Disabili
Dove una volta c’era una pagina con le informazioni che riguardavano l’allargamento dell’accesso e delle opportunità per le persone con disabilità, adesso trovate una pagina con un URL non più valido. In più, è stato rimosso anche il link che permetteva alla gente di mettersi in contatto con la Casa Bianca per discutere di argomenti concernenti la disabilità.

Questa decisione non sembra molto avveduta da parte di chi è stato bersaglio di critiche feroci durante la sua campagna per aver deriso un giornalista del New York Times con una malformazione congenita degli arti.

  • Indiani d’America
Fino alla settimana scorsa, la Casa Bianca aveva una pagina dedicata in particolare ai problemi dei nativi. La pagina includeva dettagli sulla Conferenza della Casa Bianca sulle Nazioni Tribali e sul Mese dell’Eredità degli Indiani d’America, ma è stata eliminata senza alcuna spiegazione.

  • Traduzione in spagnolo
Mentre il sito, con Obama, includeva un link molto utile che rimandava alla traduzione in spagnolo, adesso, sotto la nuova amministrazione Trump, questa opzione è sparita.

Negli Stati Uniti vivono circa 53 milioni di persone che hanno lo spagnolo come lingua d’origine – il che costituisce una popolazione che parla spagnolo più grande addirittura della stessa Spagna! Tagliar fuori l’accesso ad un segmento così largo di popolazione sembra una cosa irresponsabile.

  • La linea di gioielli firmata da Melania
Nella prima pagina della biografia della First Lady, Melania Trump era inizialmente descritta come una “imprenditrice di successo” per suoi propri meriti per via della collezione “Orologi e Gioielli di Melania”. La biografia, molto convenientemente, riportava che quella collezione era disponibile su QVC (*).

Anche se si presume che il sito del governo non debba essere usato per promuovere le iniziative commerciali della First Lady, questa inserzione, abile e apertamente pubblicitaria, nella biografia sembra solo un modo per aggirare la regola.

A seguito della reazione sdegnata dei giornalisti, il testo è stato successivamente emendato per riportare solo la menzione che Melania è titolare di una linea di gioielleria, e sono stati rimossi tutti i riferimenti al suo nome e a dove era possibile acquistare quei prodotti.

(*) QVC è una rete di trasmissioni televisive via cavo, satellite e nell'etere di proprietà di Liberty Interactive. E' anche una corporazione multinazionale specializzata in vendite televisive a domicilio.

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Snopes.com (vedi pagina a lato) fa osservare che buona parte del precedente sito della Casa Bianca è stato trasferito al sito di Obama, ObamaWhiteHouse.com, per cui non tutte le parti che inizialmente sono sparite sono state necessariamente una richiesta diretta del team di Trump di eliminarle. Anche se è così, molto si può dedurre sulle intenzioni dei collaboratori di Donald Trump dalle pagine che hanno deciso di includere al momento di varare il nuovo sito della Casa Bianca, e appare chiaro che le priorità sono radicalmente diverse da quelle del suo predecessore.

Aspettiamo di vedere se nei prossimi mesi appariranno nuove pagine sul cambiamento climatico, su diritti LGBT, ecc.. Nel frattempo, i lettori di care2 possono incoraggiare la nuova amministrazione a dare giusta considerazione sul sito della Casa Bianca a questi temi urgenti firmando e condividendo la petizione http://www.thepetitionsite.com/302/748/321/resist-block-trumps-climate-chaos-agenda/

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