domenica 10 dicembre 2017

Il Bitcoin non è una valuta, è una forma di investimento (ad alto rischio)







Libera traduzione di un articolo di Chris Hoffman pubblicato l’8 dicembre 2017 su ‘How to geek’, www.howtogeek.com/335471/bitcoin-is-not-a-currency-its-an-unsafe-investment/


Considerazioni preliminari. 


1) Cosa si intende per valuta

Warren Buffett, magnate e businessman americano il cui patrimonio personale ammonta nel 2017 a 84,2 miliardi di dollari, dice “Mai investire in qualcosa che non si capisce”. 

Capire come funziona il Bitcoin, o una qualsiasi altra valuta digitale, non è semplice. Il termine ‘valuta’ applicato al bitcoin non è del tutto corretto. Partendo dalla definizione di valuta si vedranno poi nell’articolo le differenze più salienti. 

Definizione di Treccani – Dizionario di Economia e Finanza 
In generale, moneta in circolazione e titoli fiduciari che la rappresentano. 
Definizione di Wikipedia
La valuta è un'unità di scambio che ha lo scopo di facilitare il trasferimento di beni e servizi. Per lo più assume la forma di moneta.
Viene di norma emessa da stati o gruppi di stati (si pensi all'euro) per lo più attraverso la propria banca centrale in regime di monopolio. In alcuni stati esistono più istituti di emissione. 
Il termine valuta viene usato più specificamente per indicare le monete straniere detenute da cittadini e istituzioni di uno stato, sotto forma di denaro circolante e di titoli di credito. Un tipico esempio di questo possesso è rappresentato dalle riserve di valuta detenute dalle banche centrali. Ogni banca centrale detiene una data quantità di moneta straniera ovvero di valuta allo scopo di far fronte alle richieste degli operatori economici e per difendere il valore della propria moneta. 
Il possesso di valuta da parte dei cittadini e delle imprese di uno stato è solitamente soggetto a norme amministrative che stabiliscono quanta moneta può essere detenuta e a quali condizioni. 
2) Negli ultimi 15 giorni il Bitcoin ha raggiunto prima quota 10.000 $, poi ha continuato a salire vertiginosamente avviandosi superare i 17.000 $ con traguardo cima 20.000 $. E non si sa se o dove si fermerà. Già da tempo il Bitcoin è diventato di attualità nelle conversazioni con amici e conoscenti, e, vista la scarsa conoscenza generale sull'argomento, stavo preparando un articolo per spiegarne le origini e la struttura. Di fronte ad un rally del genere, ho pensato di dare la priorità all'articolo di Chris Hoffmann per mettere in guardia le tante persone che pensano di saltare sul carro degli speculatori con la speranza di moltiplicare di 10, 100, 1000 volte in pochi giorni il loro investimento. 

3) Bitcoin, di seguito indicato anche come BTC,  è il nome della prima valuta digitale messa in circolazione. Da allora, sempre seguendo i principi del protocollo originale ideato da Satoshi Nakamoto (nome fittizio di cui non si conosce la vera identità) sono state create tante altre cripto-valute, tipo Litecoin, Ethereum, Bitcoin Cash, Darkcoin, Vericoin, Dogecoin, Coinye West, ….. che vengono collettivamente, e impropriamente, indicate come bitcoin. Ad oggi si parla di 1.300 nuove valute digitali. 

4) Il mondo finanziario sa per esperienza che quando anche il tuo barbiere corre in Borsa ad acquistare perché l’indice sta esplodendo, quello è il momento di vendere. 

La situazione attuale è simile: le quotazioni del Bitcoin sono in continua ascesa, le piattaforme di scambio digitale accettano depositi a partire da un minimo di 20 $ (!) per invitare al tavolo quanti più giocatori (mi rifiuto di chiamarli investitori), tutti ne parlano – radio, televisione e clienti del barbiere. Se avete dei Bitcoin è il momento di vendere e incassare (ammesso che troviate un compratore – non siete in Borsa). E se non ne avete, è l’ora di starne fuori, con i vostri soldi in tasca, … e vedere cosa succederà. 

5) Blockchain si traduce catena di blocchi, ma il termine viene anche utilizzato tel quel in Italiano. 

Proof-of-work: un sistema proof-of-work (POW) o protocollo proof-of-work, o funzione proof-of-work è una misura economica per scoraggiare attacchi denial of service (diniego di servizio) e altri abusi di servizio, come spam sulla rete, imponendo alcuni lavori dal richiedente del servizio, di solito intendendo tempo di elaborazione di un computer. 

Vi sono altri termini tipici del mondo bitcoin - come minatori, estrarre, etc. - il cui significato verrà definito in un prossimo articolo.


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Se i creatori del Bitcoin volevano che funzionasse come una valuta, hanno preso un bel numero di decisioni perlomeno bizzarre. Il Bitcoin non può funzionare bene come valuta per ragioni che sono insite nel modo con cui è stato progettato. E’ un investimento su cui la gente sta speculando … ma anche per questo molto più rischioso di quanto non lo sia un investimento equilibrato.

Il valore del Bitcoin è troppo instabile.



Invece di oscillare in maniera incontrollata, una valuta dovrebbe avere un valore ragionevolmente stabile. Non è così che si comporta il Bitcoin. In questi ultimi giorni, non è stato insolito vedere il Bitcoin andare su e giù del 25%. Il fatto che il Bitcoin stia adesso salendo alle stelle come un razzo, è un fatto ancora più preoccupante.

Per esempio, secondo Coindesk, il Bitcoin è balzato da 12.770 $ a 16.583 $ in meno di 24 ore fra il 6 e il 7 dicembre (NdT - un aumento di  3.813 $ pari al 29,86%, quasi un terzo del suo valore - in Borsa il titolo sarebbe stato immediatamente sospeso dalle contrattazioni per eccesso di rialzo!)

E’ facile trovare altri esempi. Nell’intervallo di 4 giorni fra l’8 e il 12 novembre, il Bitcoin è crollato da 5.458 $ a 5.857 $. Nei tre giorni fra il 3 e il 6 dicembre, il Bitcoin è salito da 11.180 $ a 12.168 $. Si tratta di sbalzi di valore enormi che rendono impossibile fare previsioni sul valore di quello che si dovrà sborsare o ricevere per un bene o servizio – e rende incredibilmente difficile per i commercianti fissare il valore in Bitcoin di quei beni. In effetti, questa è la vera ragione per cui il 6 dicembre 2017 Valve (produttore di software per giochi, tecnologie di punta, intrattenimento sociale) ha cessato di accettare Bitcoin su Steam (piattaforma di intrattenimento – giochi, video).

Per avere un termine di confronto, l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) negli Usa è stato mediamente inferiore al 2,5 % di inflazione all’anno nel corso dell’ultimo decennio.

Anche come strumento di investimento, il Bitcoin è pessimo. Robert Shiller, professore di Economia all’Università di Yale e vincitore del Premio Nobel per il suo lavoro sulle bolle speculative, ha detto che il Bitcoin “è il miglior esempio attuale” di bolla. Se paragonato ad altre forme di investimento, il Bitcoin appare più come uno schema ‘mordi e fuggi’ che non come un investimento equilibrato di lungo termine. Fondi con indici stabili hanno avuto rendimenti storici medi di circa il 7% e sono un buon posto per parcheggiare i vostri risparmi – non una attività imprevedibile e altamente instabile come il Bitcoin.

Gli oneri di negoziazione sono enormi




Anche gli oneri di intermediazione sui Bitcoin sono enormi e, come lo stesso Bitcoin, possono variare. Se volete che la vostra transazione venga eseguita in un tempo ragionevole dovete pagare di più, vale a dire sborsare una remunerazione più grande per fare in modo che i minatori di Bitcoin incorporino il vostro pagamento nella blockchain.

Secondo Valve, la commissione media pagata per effettuare un acquisto ha raggiunto recentemente i 20 $. Il 7 dicembre, il sito bitcoinfees.info informava che la commissione corrente era di 13 $ per ogni transazione.

E’ una grossa fetta su ogni singola operazione, e indica che il Bitcoin sarebbe una valuta pessima se usata per le spese quotidiane. Usereste una carta di debito, tipo Bancomat, se doveste pagare 13 $ per ogni singola operazione, anche se si tratta di una semplice tazzina di caffè da 1 €?

Visto che verranno creati sempre meno Bitcoin, gli oneri di negoziazione continueranno a crescere per remunerare i minatori dell’energia consumata dai computer per tenere in funzione tutto il sistema. In questo modo le commissioni sono destinate a diventare nel tempo sempre più onerose.

Per fare un paragone, negli Stati Uniti le transazioni con le carte di debito costano 0,21 $ + 0,05 % del totale del pagamento, mentre le transazioni con le carte di credito costano fra l’1,43 % e il 3,5 % del pagamento.

Le transazioni prendono un tempo lunghissimo


Image credit: 3Dsculptor/Shuttershock.com, NicoElNino/Shuttershock.com


Le transazioni non solo sono costose: prendono anche un sacco di tempo. Questo non è dovuto al caso, ma, ancora una volta, è parte di come è stato progettato il Bitcoin.

Lo standard generalmente accettato per confermare una transazione in Bitcoin, cioè la ricezione della conferma da parte di sei reti, può occupare fino a un’ora – o potenzialmente anche di più, dal momento che non ci sono garanzie sui tempi di transazione.

Il commercio si ridurrebbe a metà se la gente dovesse aspettare per un’ora la conferma di un pagamento prima di poter ricevere beni e servizi. Del resto le persone si lamentano spesso di dover aspettare in coda al supermercato per pochi minuti in attesa che venga passata una carta di credito con chip incorporato.

Non si possono spendere dove si vuole




Nonostante la montatura pubblicitaria e l’incremento di valore, non ci sono molti posti in realtà dove potete spendere i vostri Bitcoin. Inoltre, alcune delle aziende commerciali che avevano accettato Bitcoin, come il servizio Steam di Valve, stanno togliendo il loro supporto. Tutto questa gonfiatura sta solo rendendo il Bitcoin meno utilizzabile come moneta di scambio.

E’ difficile trovare una lista di dove in effetti si possono spendere Bitcoin nel mondo reale. SpendBitcoins dichiara di avere in listino più di 100.000 esercizi commerciali che accettano Bitcoin, ma non riesco a trovarne uno vicino a casa mia. Bitcoin Restaurants elenca solo 85 ristoranti negli Stati Uniti che dichiarano di accettare Bitcoin (sono evidenziati nella mappa qui sopra), su un totale di circa 620.900 ristoranti in esercizio negli USA.

Le probabilità che possiate spendere i Bitcoin per acquistare effettivamente quello che volete comprare sono molto basse. La volatilità, le alte commissioni e i tempi lunghi per concludere una transazione non fanno altro che confermare che molti commercianti se ne staranno alla larga. La maggior parte della persone non entra nel Bitcoin per spenderli negli esercizi commerciali – entra per poter lucrare più dollari.

Ogni operazione consuma un’enorme quantità di elettricità.




Le transazioni in Bitcoin assorbono una enorme quantità di energia. Oggi come oggi, ogni singola operazione in Bitcoin ha un costo energetico superiore al consumo settimanale di una abitazione media americana. E' una cosa che fa riflettere.

Il protocollo proof-of-work di Bitcoin, che costringe i minatori a consumare grandi risorse di calcolo dei computer per verificare le transazioni, sta solo diventando più difficile da eseguire con il passare del tempo. La rete è progettata per produrre ogni 10 minuti, o quasi, un blocco validato. Quanta più potenza di calcolo viene dedicata dai computer a questo compito, tanta più potenza viene richiesta. Il che significa che l’utilizzo di elettricità per i Bitcoin andrà solo crescendo, esercitando una pressione enorme sui consumi di energia a livello mondiale.

Come riporta Digiconomist, sappiamo che Visa ha trattato 82,3 miliardi di transazioni nel 2016. Ha consumato energia sufficiente a fornire elettricità a 50.000 famiglie negli USA per l’anno intero. La rete Bitcoin ha processato transazioni in un numero che neanche si avvicina, ma ha consumato una quantità di energia sufficiente ad alimentare più di 2,9 milioni di nuclei famigliari negli USA. In definitiva la rete Bitcoin ha usato 59 volte più potenza della rete Visa per produrre una piccola frazione delle loro transazioni.

Eric Holthaus di Griest ha fatto i suoi calcoli e ha previsto di quanta energia avrà bisogno il Bitcoin con l’attuale tasso di crescita.
“A luglio 2019 la rete Bitcoin avrà bisogno di più elettricità di quanta ne stiano consumando oggi gli Stati Uniti. Per febbraio 2020, consumerà la stessa quantità di elettricità che il mondo sta usando oggi.”

Con i costi dell’energia a questi livelli, il Bitcoin non è adatto per essere una valuta di uso generalizzato. Il mondo non ha abbastanza elettricità per farlo funzionare.

Le piattaforme di scambio di Bitcoin sono spesso una truffa e non sono adeguatamente regolamentate


Oggi il Bitcoin è come il selvaggio West, e questo attira una parte della gente, ma significa che è un grosso obiettivo anche per maneggioni e truffatori. E’ un posto poco adatto per un investitore che cerca la stabilità finanziaria.

Nel 2014, il più grande mercato di scambio di Bitcoin, Mt Gox, ha subito il furto dei suoi Bitcoin da parte di hackers.

850.000 Bitcoin son andati perduti. Nel 2014 corrispondevano in valore a 450.000 $ - oggi, sono valutati a più di 8 miliardi di dollari. L’azione legale è ancora in corso, ma i clienti di Mt Goxnon hanno ancora visto un solo centesimo del loro denaro.

Detto per inciso, Mt Gox aveva cominciato come sito di scambi per la casa editrice online delle carte da gioco Magic The Gathering. Mt Gox era l’acronimo di “Magic The Gathering Online eXchange”. Perché non affidare miliardi di dollari ad una casa finanziaria che aveva iniziato come un posto dove muovere in giro per il mondo carte da scambiare? Che cosa avrebbe potuto andar male?

Queste sono proprio il tipo di sciocchezze che vengono impedite dalla regolamentazione nel settore finanziario, procurando agli istituti finanziari la sicurezza adeguata e facendo in modo che i loro clienti non vengano frodati.

Se vi capita un guaio, non sapete dove andare a parare, come fareste invece con una banca o qualsiasi altra istituzione finanziaria regolamentata. Come risultato, ci sono un sacco di truffe, di schemi a piramide, e altri tipi di frodi che gravitano attorno ai Bitcoin e alle altre criptovalute.

Ars Technica ha compilato una lista dei più notevoli raggiri e frodi negli ultimi anni, dalle truffe massicce e gli schemi Ponzi fino ai servizi di portaglio Bitcoin che sono misteriosamente spariti con tutti i Bitcoin dei loro clienti dopo essere stati “attaccati da hackers”. La SEC (Securities and Exchange Commission) ha appena preso alcune misure, chiudendo sul nascere una offerta iniziale di monete (ICO), ma i regolatori stanno solo tastando le acque. Questo non è il, modo con cui opera una valuta sicura e stabile. Non è neanche come lavora un investimento solido.

La morale è questa. Se volete investire in Bitcoin, ci sono buone probabilità che perdiate tutto il vostro denaro. Potreste perderlo con una frode, senza nessuna delle protezioni offerte dalle istituzioni consolidate, dagli organismi di regolamentazione, e dalla legge. Oppure i vostri Bitcoin potrebbero essere rubati da pirati che attaccano quei siti web che non dispongono di adeguate misure di sicurezza. Un sito web inaffidabile potrebbe essere “attaccato” in circostanze misteriose mentre probabilmente gli stessi titolari del sito hanno rubato tutti i Bitcoin e si sono dileguati.

Oppure, se siete fortunato, potreste perdere solo metà del vostro denaro quando il valore del Bitcoin sprofonderà senza nessun segno di avvertimento. Forse un giorno queste cose cambieranno. Ma se pensate di farvi coinvolgere dal Bitcoin proprio adesso ... NON FATELO.

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