lunedì 5 dicembre 2016

Auto elettrica: percorrenza e mercato di massa

Qual’è la percorrenza minima richiesta affinché l’auto elettrica diventi un prodotto di massa?


Libera traduzione di un articolo pubblicato il 9 settembre 2016 sulla rivista online Green Car Report da John Voelcker, uno dei massimi esperti di mobilità verde.

L'articolo fa riferimento al mercato nordamericano, ma l’argomento è di attualità per tutta l'industria automobilistica, impegnata a sviluppare nuove tecnologie di mobilità sostenibile. Le conclusioni dell’indagine condotta da GCR negli USA si possono applicare in genere al mercato globale, fatte le debite considerazioni.

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2017 Chevrolet Bolt EV presentata al Consumer Electronics Show

Il drappello di vetture che hanno un'autonomia di 320 kilometri (200 miglia) o superiore, programmate per essere lanciate nei prossimi due anni sul mercato ad un prezzo a portata della massa degli utenti, ha fatto emergere in prima linea una grossa questione.

Qule è il livello di autonomia nominale “sufficiente” per una vettura popolare per far sì che i consumatori nordamericani la considerino adeguata per garantire un uso sicuro e flessibile?

La risposta la forniranno la Chevrolet Bolt EV 2017, la nuova Nissan Leaf di seconda generazione che sta per uscire, la Tesla Modello 3 e poche altre vetture programmate per il lancio nel 2018 e 2019.

GCR ha posto su Twitter la stessa domanda ai lettori che seguono la rivista online, e ha ricevuto una risposta che sembra decisamente indicare in 320 km l'autonomia necessaria.

Questo livello è comunque da considerare un minimo, perché virtualmente nessuno di coloro che hanno risposto ha ritenuto che 170 km (il 3%) o anche 270 km (il 7%) fossero sufficienti.

Un po’ più di metà degli intervistati (il 54%) ritiene che 320 km dovrebbero essere sufficienti per far vincere all'auto elettrica la sfida dell’accettazione da parte del mercato di massa.

Ma più di un terzo (il 36 % di chi ha risposto) ha dichiarato che in realtà 480 km (300 miglia) sono il minimo necessario.

Ad oggi, Tesla è la sola casa automobilistica che consegna vetture con un’autonomia di 320 km. In effetti ogni vettura consegnata dalla casa – a partire dal modello Roadster 2008 – offriva un’autonomia nominale, secondo gli standard EPA, di almeno 320 km. Per altro, solo nel 2016 ha messo in vendita la prima vettura con un’autonomia di 480 km: le versioni Tesla Modello S e Modello X P100D, con la più grande capacità di batteria mai offerta dalla casa.

Tesla Model 3 in ambito urbano

E la scommessa è che la Bolt EV, la prossima Leaf, e la Modello 3 avranno tutte un’autonomia nominale critica di almeno 320 km, ma probabilmente non superiore di più del 10%.

Anche se 4 vetture su 5 negli Stati Uniti percorrono giornalmente non più di 65 km (40 miglia), chi acquista una vettura normalmente la compera per poterla usare nelle condizioni più estreme.

La ragione sta nel fatto che in gran parte deli USA, dopo 70 anni di sviluppo sub-urbano a bassa densità di abitanti, un mezzo motorizzato è del tutto necessario per sopravvivere – andare a piedi o muoversi in bicicletta non serve, e il trasporto pubblico di massa praticamente non esiste o non è neanche preso in considerazione.

Per questi motivi il cittadino americano non compera una “vettura per la città” o “citycar”, ma un'auto che sia in grado di fare tutto quello che soddisfa i bisogni del singolo acquirente o di una famiglia. 

E questo include, ad esempio, dover raggiungere l'ospedale alle 3 del mattino, nel bel mezzo dell’inverno, con un bambino ammalato. Mentre una Nissan Leaf 84 miles (135 km) può in realtà fornire un’autonomia in condizioni reali di solo 50 o 55 miglia (da 80 a 88 km), per contro un’auto con autonomia nominale di 320 km dovrebbe fornire una prestazione di almeno 225 km (140 miglia) anche in  condizioni invernali particolarmente disagiate. Con buona probabilità, questa è una prestazione in grado di rassicurare le ansie di un genitore sulla fattibilità di dover fare una corsa all’ospedale con un’auto elettrica.

2016 Nissan Leaf
E’ comunque chiaro che un’auto elettrica da 320 km non soddisfa le esigenze di tutti; chi risiede nel Wyoming e si sposta di 110 km (70 miglia) per raggiungere il più vicino supermercato e caricare il suo pickup, è probabile che continuerà a fare così per almeno un altro decennio o per molti altri anni ancora.

Per finire, ci si chiede se per quel terzo di intervistati i 480 km rappresentano un 'minimo di cui si deve assolutamente disporre' o non piuttosto un ‘autonomia che sarebbe opportuno avere' e se un’esperienza su strada con un’auto da 320 km non potrebbe nel tempo far cambiare opinione.

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