Qual’è la percorrenza minima richiesta affinché l’auto elettrica diventi un prodotto di massa?
Libera traduzione di un articolo pubblicato il 9
settembre 2016 sulla rivista online Green Car Report
da John Voelcker, uno dei massimi esperti di
mobilità verde.
L'articolo fa riferimento al mercato
nordamericano, ma l’argomento è di attualità per tutta l'industria automobilistica, impegnata a sviluppare nuove
tecnologie di mobilità sostenibile. Le conclusioni dell’indagine
condotta da GCR negli USA si possono applicare in genere al mercato
globale, fatte le debite considerazioni.
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2017 Chevrolet Bolt EV presentata al Consumer Electronics Show |
Il drappello di vetture che hanno un'autonomia di 320 kilometri (200
miglia) o superiore, programmate per essere lanciate nei prossimi due anni sul mercato ad un prezzo a portata della massa
degli utenti, ha fatto emergere in prima linea una grossa questione.
Qule è il livello di autonomia nominale
“sufficiente” per una vettura popolare per far sì che i
consumatori nordamericani la considerino adeguata per garantire un
uso sicuro e flessibile?
La risposta la forniranno la Chevrolet Bolt EV 2017, la nuova Nissan Leaf di seconda generazione che sta per uscire,
la Tesla Modello 3 e poche altre vetture programmate per il
lancio nel 2018 e 2019.
GCR ha posto su Twitter la stessa domanda ai lettori che seguono la rivista online, e ha ricevuto una risposta che
sembra decisamente indicare in 320 km l'autonomia necessaria.
Questo livello è comunque da considerare un minimo, perché
virtualmente nessuno di coloro che hanno risposto ha ritenuto che 170
km (il 3%) o anche 270 km (il 7%) fossero sufficienti.
Un po’ più di metà degli intervistati (il 54%) ritiene che 320
km dovrebbero essere sufficienti per far vincere all'auto elettrica la sfida dell’accettazione da parte del mercato di
massa.
Ma più di un terzo (il 36 % di chi ha risposto) ha dichiarato che
in realtà 480 km (300 miglia) sono il minimo
necessario.
Ad oggi, Tesla è la sola casa automobilistica che consegna vetture
con un’autonomia di 320 km. In effetti ogni vettura consegnata
dalla casa – a partire dal modello Roadster 2008 – offriva
un’autonomia nominale, secondo gli standard EPA, di almeno 320 km. Per altro, solo nel 2016 ha messo in vendita la prima vettura con
un’autonomia di 480 km: le versioni Tesla Modello S e Modello X
P100D, con la più grande capacità di batteria mai offerta dalla
casa.
Tesla Model 3 in ambito urbano |
E la scommessa è che la Bolt EV, la prossima Leaf, e la Modello 3
avranno tutte un’autonomia nominale critica di almeno 320 km, ma
probabilmente non superiore di più del 10%.
Anche se 4 vetture su 5 negli Stati Uniti percorrono giornalmente
non più di 65 km (40 miglia), chi acquista una vettura normalmente la compera per poterla usare nelle condizioni più estreme.
La ragione sta nel fatto che in gran parte deli USA, dopo 70 anni
di sviluppo sub-urbano a bassa densità di abitanti, un mezzo motorizzato è del tutto necessario per sopravvivere – andare a piedi o
muoversi in bicicletta non serve, e il trasporto pubblico di massa
praticamente non esiste o non è neanche preso in considerazione.
Per questi motivi il cittadino americano non compera una “vettura per
la città” o “citycar”, ma un'auto che sia in grado di fare
tutto quello che soddisfa i bisogni del singolo acquirente o di una
famiglia.
E questo include, ad esempio, dover raggiungere l'ospedale alle 3
del mattino, nel bel mezzo dell’inverno, con un bambino ammalato. Mentre una Nissan Leaf 84 miles (135 km) può in realtà fornire
un’autonomia in condizioni reali di solo 50 o 55 miglia (da 80 a 88
km), per contro un’auto con autonomia nominale di 320 km dovrebbe
fornire una prestazione di almeno 225 km (140 miglia) anche in condizioni invernali particolarmente disagiate. Con buona probabilità, questa è una prestazione in grado di rassicurare
le ansie di un genitore sulla fattibilità di dover fare una corsa
all’ospedale con un’auto elettrica.
2016 Nissan Leaf |
E’ comunque chiaro che un’auto elettrica da 320 km non
soddisfa le esigenze di tutti; chi risiede nel Wyoming e si sposta
di 110 km (70 miglia) per raggiungere il più vicino supermercato e
caricare il suo pickup, è probabile che continuerà a fare così per
almeno un altro decennio o per molti altri anni ancora.
Per finire, ci si chiede se per quel terzo di intervistati i
480 km rappresentano un 'minimo di cui si deve assolutamente disporre' o non piuttosto un ‘autonomia che sarebbe opportuno avere' e se
un’esperienza su strada con un’auto da 320 km non potrebbe nel tempo
far cambiare opinione.
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