I fatti più significativi di questo esplosivo materiale.
Libera traduzione di un articolo di Tia Ghose, pubblicato in origine su Live Science il 7 maggio 2017, http://www.livescience.com/59000-interesting-facts-about-dynamite.html
Tutte le informazioni riportate nell’articolo provengono dalla Facoltà di Chimica dell’Università di Bristol (*), dal sito Nobel Prize (**), o dal libro “Alfred Nobel, a Biography”, Arcade Publishing, 1991 (***).
Il 7 maggio 2017 ha segnato il 150mo anniversario del brevetto sulla dinamite depositato per la prima volta da Albert Nobel nel 1867.
Questo esplosivo ha per sempre cambiato il mondo, rivoluzionando il modo di fare la guerra e quello di costruire, e ha costituito motivo di rimorso per tutta la vita al suo inventore Nobel. Di seguito riportiamo alcuni fatti salienti che riguardano la dinamite a partire dalle origini fino all’uso nelle guerre moderne per finire con il suo inevitabile declino.
Esplosivo più sicuro
Anche se l’invenzione di Nobel ha avuto un impatto enorme, non è stato il primo esplosivo ad essere ideato. La polvere da sparo fu inventata in Cina nel nono secolo d.C., ed è stata usata nelle guerre Europee dal 1200 in poi. In seguito, nel 1846, l’italiano Ascanio Sobrero inventò un esplosivo altamente volatile, la nitroglicerina (*). Il processo di produzione era relativamente semplice: bastava aggiungere la glicerina ad una miscela di composti di acido nitrico e solforico. Con un problema, che la nitro glòicerina aveva una pessima abitudine: quando era impura, poteva esplodere senza preavviso, e anche il minimo urto poteva causare una esplosione (*).
L'innovazione di Nobel fu di scoprire che questa materia volatile, se mescolata con una sostanza chiamata farina fossile o diatomite, poteva diventare stabile (**). Questo nuovo e più sicuro esplosivo poteva essere plasmato, proprio come l’argilla, e poi modellato in forme differenti e versato in contenitori di cartone. Era molto meno soggetto ad esplodere, e per questa ragione Nobel l’etichettò “Dinamite o Polvere Sicura di Nobel”, nella richiesta di brevetto del 19 settembre 1866 (***).
Onda d’urto
Una delle chiavi per operare con la dinamite è trovare il modo di far esplodere la nitroglicerina in maniera controllata. Nobel ebbe l’idea di usare un'onda d’urto per far detonare l’esplosivo. Pensò che per esplodere la nitroglicerina aveva bisogno di un rapido riscaldamento, e che un’onda d’urto avrebbe potuto fornire un riscaldamento quasi istantaneo. Per ottenere questo risultato, inventò la “capsula detonante” o detonatore. La cartuccia detonante inizia con una esplosione più piccola, di innesco, in una sostanza esplosiva differente, e questo scoppio agisce come detonatore per l’esplosione maggiore. Nel primo prototipo l’innesco detonante usava un tappo di legno riempito di polvere nera che veniva fatta detonare tramite l’accensione di un fusibile. L’esplosione della polvere nera scatenava poi l'esplosione dla più grande della più potente dinamite.
Progetti di costruzione
Nobel era di per sé un costruttore di Stoccolma, ed aveva inizialmente pensato che la dinamite avrebbe rivoluzionato il mondo delle costruzioni, permettendo agli operatori di aprirsi più facilmente la strada nella roccia, di scavare tunnel e costruire ferrovie evitando l’impiego di faticoso lavoro manuale.
Comunque, per questi tipo di progetti, la sua successiva invenzione, chiamata gelatina esplosiva (in gran parte gelatina nella forma gelatinosa e in parte nitrocellulosa), si dimostrò anche più efficace, anche se era più costosa della dinamite e per questa ragione stentò ad affermarsi (***). La gelatina esplosiva era stabile come la dinamite ed altrettanto resistente all’attrito e agli urti; inoltre era potente come la nitroglicerina, ma poteva essere usata sott’acqua, rendendola utilizzabile per i progetti di tunnel sottomarini (**).
Impiego in guerra
L'uso della dinamite come strumento bellico era coumnque altrettanto ovvio. La dinamite venne usata in una bomba nel 1870, durante la guerra Franco-Tedesca, e il suo impiego nei cannoni durante la guerra Ispano-Americana si diffuse rapidamente. Nobel non ignorava questi modi di utilizzo. Tuttavia, continuò a occuparsi di tecnologia bellica anche dopo l’invenzione della dinamite, incluso lo sviluppo di razzi, polvere senza fumo, e cannoni (**). Tuttavia, negli ultimi anni divenne un pacifista. Da allora, come molti strateghi militari, Nobel cominciò a credere che l’invenzione di armi di distruzione di massa incredibilmente potenti avrebbe potuto agire come un deterrente che alla fine avrebbe prevenuto altre guerre.
“Le mie fabbriche possono mettere fine alle guerre ben prima dei vostri congressi. Perché il giorno in cui due eserciti saranno in grado di distruggersi vicendevolmente in un attimo, è certo prima di far scoppiare una guerra qualsiasi nazione civile si tirerà indietro e congederà le sue truppe”, così scriveva nel 1892 in una lettera alla famosa pacifista Bertha von Stuttner.
Quando morì, nel 1896, Nobel lasciò in eredità un patrimonio di 31 milioni di corone Svedesi (equivalenti oggi a 256 milioni di $) come dote per i premi Nobel. Questi premi vanno a persone che hanno dato contributi significativi “in un ampio spettro della conoscenza e del progresso”. Un premio particolarmente importante va alla persona che “ha fatto il massimo o del suo meglio sia per la fratellanza delle nazioni e l’abolizione o la riduzione degli eserciti permanenti, che per la promozione e la diffusione di congressi sulla pace.” Questo premio verrrà poi conosciuto come Premio Nobel per la Pace.
Nobel, un pacifista che ha costruito uno dei più potenti esplosivi usati in guerra ai suoi tempi, era un bandolo di contraddizioni.
Nelle sue parole, era “un misantropo eppure estremamente benevolo, ho più di una rotella fuori posto ma sono anche un super idealista che si nutre di filosofia in modo più efficace che del cibo”.
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