martedì 25 aprile 2017

Perché le bombe atomiche vengono fatte esplodere ad una certa altezza dal suolo?

D. Vorrei saperne di più sul perché le bombe atomiche vengono di solito fatte esplodere prima dell’impatto a terra. Mi aspetto una risposta tecnica. 



Libera traduzione della risposta ad un quesito pubblicato il 21 aprile 2017 su Quora, https://www.quora.com/Bombs-Why-doesnt-the-blast-from-a-nuke-take-place-on-the-ground 

Con l’utilizzo in Afghanistan il 13 aprile 2017 della bomba GBU-43/B, più nota come MOAB, Massive Ordnance Air Blast, la curiosità dei lettori di Quora è cresciuta di molto verso l’uso di questi massicci dispositivi di distruzione, di cui la bomba atomica rappresenta l’apice. 

Le risposte al quesito sono state 6. La più votata, e la più tecnica, è risultata quella di Geoff Olynk, esperto del MIT di Boston per la Fisica Applicata al Plasma e per l’Energia di Fusione.

Di seguito riporto alcuni dati su GBU-43/B, affettuosamente (!) chiamata Mother Of All Bombs, la madre di tutte le bombe, il più potente dispositivo di distruzione non nucleare dell'arsenale americano.
  • Peso lordo 10.300 kg, peso netto esplosivo 8.500 kg
  • Lunghezza 9,2 m – diametro 103 cm
  • Potenza esplosiva 11 tonnellate di TNT
  • Può essere lanciata solo da un MC130 da una quota massima di 6.100 m
  • E’ una 'bomba intelligente' dotata di GPS per centrare il bersaglio.

Questi gli effetti distruttivi:
  • nel raggio di 1.000 metri distruzione totale di qualsiasi oggetto o struttura, animata o inanimata,
  • fino a 1,6 km abbatte persone, edifici, veicoli, ecc., 
  • fino a 2,7 km le onde d’urto possono uccidere persone e causare danni gravi a strade e infrastrutture, 
  • fino a 3,2 km può causare sordità 
  • fino a 8 km e oltre, scuote la terra, rompe vetri e finestre e causa perdite di sangue alle orecchie, 
  • fino a 50 km è possibile essere raggiunti dalla nuvola contaminante che si forma ad una altezza di 3.000 m. 
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sabato 8 aprile 2017

Le gambe robotiche danno a chi è paralizzato una nuova visione del mondo


Gli esoscheletri escono dagli ospedali e dai centri di riabilitazione per entrare nelle case.

Esoscheletro Argo
Libera traduzione di un articolo di Leslie Kratz pubblicato il 17 marzo 2017 su CNET Magazine, cnet.com/news/robotic-exoskeletons-paralyzed-spinal-cord-injury-rewalk-ekso-bionics/

NdT 1 - Il profilo di Leslie Kratz e le schede di CNET Magazine e DARPA sono visibili nelle pagine a latere.

NdT 2 - Nell'articolo compaiono alcuni termini tecnici di cui riportiamo di seguito significato e traduzione.

  • exoskeleton = esoscheletro - Il termine deriva dal greco έξω,“esterno" e σκελετός, "scheletro". Un esoscheletro, in zoologia, è una struttura esterna, più o meno rigida, che fa da protezione al corpo dell'animale ed eventualmente da sostegno agli organi. Si tratta di un termine usato in contrapposizione a quello di endoscheletro, lo scheletro interno di cui sono dotati, ad esempio, gli esseri umani. 

  • powered exoskeleton = esoscheletro motorizzato, o robotizzato. Conosciuto in inglese anche come powered armor, power armor, exoframe, hardsuit, or exosuit è un dispositivo cibernetico mobile alimentato da un sistema di motori elettrici, pneumatici, idraulici, e leveraggi, o da una combinazione di tecnologie che consente il movimento degli arti aumentandone la forza e la resistenza. 
Quando nell'articolo si parla di esoscheletro ci si riferisce in effetti all'esocheletro motorizzato, cioè ad una struttura esterna robotica in grado di potenziare le capacità fisiche (forza, agilità, velocità, potenza, ecc.) dell'utilizzatore che la porta e che costituisce una sorta di “muscolatura artificiale”. Questa struttura viene indossata dall'utilizzatore come un vestito e per questo, in alternanza, viene anche usato il termine 'vestito roborizzato' = suit, exosuit, robotic suit.

Nell'articolo si parla anche di crowdfunding. Il termine, tradotto in italiano con finanziamento collettivo, ma noto anche in Italia con il termine originale inglese, indica una pratica di microfinanziamento collaborativo dal basso in cui un gruppo di persone si mobilitano mettendo in comune parte delle loro risorse in denaro per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni promotori di un progetto nel quale le persone credono.