I combustibili fossili bruciano in modo inefficiente, rappresentano una fonte di energia non rinnovabile nel senso che la quantità di cui possiamo disporre nel pianeta è limitata, producono sostanze inquinanti e tossine che danneggiano il nostro ambiente. Eppure, nonostante questi grossi inconvenienti, continuano ad essere usati sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo.
Libera traduzione di un articolo di Larry Alton pubblicato il 3 gennaio 2017 su Renewable Energy World (REW), renewableenergyworld.com/articles/2017/01/six-things-stopping-our-energy-sources-from-being-100-percent-renewable.html
L’articolo si riferisce al mercato USA, ma le conclusioni di fondo sono valide per tutti i paesi del pianeta. Due osservazioni:
1) nel corso dell’ultimo decennio il costo dell’energia solare, ad esempio il fotovoltaico, è sceso notevolmente ed ha raggiunto la ‘grid parity’, livello al quale può competere alla pari con l’energia prelevata dalla rete;
2) lo stoccaggio di energia elettrica ha fatto anch’esso passi da gigante, e lo sviluppo di massa delle batterie al litio sta portando ad un costo unitario di 100 $ per kWh, un livello che rende l’alimentazione elettrica di un’auto competitiva con l’alimentazione a benzina o gasolio, soprattutto se si tiene conto della diversa incidenza su questi sistemi delle emissioni in atmosfera.